Elenco dei prodotti per la marca Olio Torchio D'Oro

Prodotto dall'Oleificio Cooperativo di Torchiarolo

olio torchio

L'oleificio cooperativo di Torchiarolo Soc. Coop. Agr. è stato fondato nel 1967 ed è la più importante attività produttiva del paese. L'oleificio è costituito da circa 450 soci i quali conferiscono le loro olive alla cooperativa, tutte lavorate nelle successive 24/48 ore. In media ogni anno vengono lavorati circa 30.000 quintali di olive, difatti l'intero territorio torchiarolese si presenta totalmente ulivetato con circa 100.000 piante di oliva di diversa varietà: la più numerosa è la cellina di Nardò e l'ogliarola, in misura minore la leccina, la coratina e la frantoio.

La lavorazione delle olive è garantita da tre linee a ciclo continuo del tipo Pieralisi con capacità di trasformazione pari a 360 quintali nell'arco di otto ore lavorative. Lo stoccaggio dell'olio avviene in silos di acciaio inox, l'olio prodotto viene filtrato e smistato nella sala di imbottigliamento, qui viene confezionato in bottiglie da 250ml, 750ml e 1000ml e in lattine da 5 litri pronto per la commercializzazione. La cooperativa per offrire più servizi ai propri soci si è attrezzata di una raccoglitrice ed un acernitrice per la raccolta delle olive, di un nuovo trattore e due cestelli per la potatura degli ulivi.

La cooperativa sorge sul terriorio comunemente noto col nome Terra dei Messapi. I Messapi erano gli abitanti della parte meridionale della Iapigia (Puglia) noti come Salentini. Incerta l'origine del loro nome, si sa con esattezza che coltivavano la vite e l'ulivo. La città di Valesium (Valsio) era il centro messapico più importante, situata a pochi chilometri dal mare tra Brundisium (Brindisi) e Lupiae (Lecce) sino ad Otranto. Valesio subì diverse dominazioni e pare che in seguto alla sua distruzione, alcune famiglie superstiti si rifugiarono nella campagna limitrofa, fondando così il primo nucleo di abitazioni intorno alle quali si sarebbe sviluppato Torchiarolo. Secondo alcune fonti Torchiarolo era pieno di torchi in cui le uve e le olive delle campagne circostanti venivano pigiate e spremute e da questa attività pare derivi il nome del paese. Gli addetti a questiu lavori erano volgarmente chiamati 'torchialori' termine che deriva dal latino turculum (torchio) e turcularus (torchiarotore).

La tradizione agricola della viticoltura ma, soprattutto olivicoltura, giustifica più di altre l'origine del nome Torchiarolo. Basta fare un giro nelle campagne dell'agro per vedere alberi di ulivo anche secolari proprio a testimonianza delle antichissime origini della produzione dell'olio d'oliva del territorio.